Mappa dei Sentieri di Sarnico
La posizione geografica di Sarnico al limite della pianura Padana che qui incontra le placide acque del Sebino, vede nascere le prime colline che costituiscono il prologo per l’innalzarsi a settentrione delle prealpi orobiche e ad oriente dei primi contraffattori della confinante Valle Camuna. La posizione mediana tra i monti e la pianura ha favorito nei decenni la traccia di sentieri che si inerpicano sulle colline, dove un tempo le coltivazioni di vite, frumento e l’attività di fienagione, lasciavano man mano il passo ai castagneti e al bosco ceduo fino alla vetta del Monte Bronzone (mt. 1334); quest’ultimo con i Colli di San Fermo, cima sommitale della plaga. L’escursionista che si avventura in questi luoghi, ha vasta scelta tra itinerari solatii illuminati dal riflesso dorato del lago, qualora decida di percorrere sentieri che volgono a Sud, sulle colline dominanti il Sebino. Ne è esempio il sentiero contrassegnato con il n. 701 che con il suo percorso congiunge le località Forcella e Pompiano, dove ancor oggi sopravvivono i resti della cascina Pompià (quota 600 mt) attiva fino al 1990. Era allora conosciuta per la coltivazione di cereali, mentre oggi la località è rinata con la costruzione della “Baita di Pompiano” ad opera in particolare dell’Associazione G.E.S. (Gruppo Escursionisti del Sebino) che ha qui posto un punto di riferimento per le attività Sociali.
Oppure l’escursionista che voglia addentrarsi nelle valli alle spalle del lago, potrà ben percorrere un segmento del sentiero denominato T.P.C. (Trans Padana Centrale) fino a raggiungere la cima del Monte Bronzone. Cima dalla quale lo sguardo spazia senza ostacoli sull’intero arco delle Orobie, fino alla maestosa Presolana che segna idealmente il confine con la terra della Val Camonica. Dalla sommità del Bronzone volgendo lo sguardo a Sud troviamo scorci del lago che si insinua tra i golfi creati dalle colline, così ancora, nelle non rare giornate limpide, si possono scorgere le sagome degli appennini e più nitido per imponenza il massiccio del Monte Rosa ad occidente. Dalla vetta del Bronzone, la discesa può essere ripercorsa per lo stesso itinerario o si può proseguire per i Colli di San Fermo.
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Oppure l’escursionista che voglia addentrarsi nelle valli alle spalle del lago, potrà ben percorrere un segmento del sentiero denominato T.P.C. (Trans Padana Centrale) fino a raggiungere la cima del Monte Bronzone. Cima dalla quale lo sguardo spazia senza ostacoli sull’intero arco delle Orobie, fino alla maestosa Presolana che segna idealmente il confine con la terra della Val Camonica. Dalla sommità del Bronzone volgendo lo sguardo a Sud troviamo scorci del lago che si insinua tra i golfi creati dalle colline, così ancora, nelle non rare giornate limpide, si possono scorgere le sagome degli appennini e più nitido per imponenza il massiccio del Monte Rosa ad occidente. Dalla vetta del Bronzone, la discesa può essere ripercorsa per lo stesso itinerario o si può proseguire per i Colli di San Fermo.
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